Gli SPIKES
Spesso si sottovaluta l'importanza degli SPLIKES, bisogna pensare che sono l'anello di contatto tra terreno e il geofono 3d; usare spikes sbagliati vuol dire perdere parte del segnale ed introdurre rumore estraneo rispetto a quello che si vuole misurare.
Si consiglia di usarne solo tre perché solo in questo modo si garantisce la stabilita, in n° di 4 può provocare instabilità e pertanto tale soluzione va scartata.
I tre spikes devono essere posizionati alla massima distanza tra loro e sfruttare al massimo l'area di base disponibile del sistema di acquisizione.
Vanno sempre fissati alla piastra e/o cubo ove sono alloggiati i geofoni , mai alla scatola che contiene il sistema di acquisizione, il loro compito è di trasmettere le vibrazioni del terreno ai geofoni in maniera il più possibile diretta.
Figura 1)
Nella foto 1 ) sono raffigurati gli spike usati della geofisica moderna , vengono fissati alle capsule singole o tre D contenenti i geofoni.
Normalmente sono di lunghezza di 7 - 15 cm e sono fatti per essere infissi nel terreno per alcuni centimetri, tale soluzione è valida principalmente per i geofono verticali, nel caso di terreno duro è sufficiente co in martello e punzone creare il foro e inserire a pressione lo spike.
Qualche problema in più se si usano geofoni 3D, in particolare per la triplice punta che in caso di terreni duri è difficile infiggerla.
Mai posizionare le tre punte sul terremo senza infissione, l'altezza dei punzoni, il veto, le vibrazioni, la leggerezza del geofono 3D tendono a far aumentare le spinte orizzontali generando rapporti Hvsr più alti di quelli che in realtà sono.
NON CONVIENE USARLI PER IL TROMOGRAFO